
Fortunatamente, alcuni nascono con un sistema immunitario spirituale che prima o poi rifiuta la visione del mondo illusoria innestata su di loro fin dalla nascita attraverso il condizionamento sociale. Cominciano a percepire che qualcosa non va e iniziano a cercare risposte. La conoscenza interiore e le esperienze esteriori anomale mostrano loro un lato della realtà che gli altri ignorano, e così inizia il loro viaggio di risveglio. Ogni passo del viaggio si compie seguendo il cuore invece di seguire la folla e scegliendo la conoscenza al posto dei veli dell’ignoranza.”(Henri Bergson)
Henri Bergson offre una visione che, nella sua lucidità, sembra parlare direttamente al nostro tempo: “Alcuni nascono con sistemi immunitari spirituali che prima o poi rifiutano la visione del mondo illusoria innestata su di loro dalla nascita attraverso il condizionamento sociale”. Queste parole risuonano profondamente con il modo in cui molti osservano la realtà odierna. Contengono una verità che appare necessaria oggi più che mai.
L’epoca contemporanea è segnata da illusioni sociali che non sono più semplicemente imposte in modo silente, ma esibite costantemente attraverso media, social network e dinamiche collettive. La narrativa dominante non si limita a plasmare comportamenti: spesso soffoca la capacità stessa di pensare. Tuttavia, c’è una minoranza che non si adatta, che percepisce – come scrive Bergson – che “qualcosa non va”. È da questa consapevolezza che inizia il viaggio: un percorso che richiede coraggio, perché scegliere la conoscenza al posto dell’ignoranza significa inevitabilmente uscire dalla comfort zone, sfidare le convenzioni e accettare il rischio di essere fraintesi.
Il risveglio descritto da Bergson nasce dal seguire il cuore. Non si tratta di abbandonare la ragione, ma di integrarla con una sensibilità più profonda e intuitiva, capace di vedere oltre le apparenze. Questo approccio invita a osservare in silenzio, ascoltando le sfumature del pensiero collettivo senza lasciarsi ingabbiare. Il silenzio diventa uno strumento di attenzione, un terreno fertile per la consapevolezza che libera il pensiero autonomo.
Questa libertà, però, non è mai comoda. Implica il confronto con il disincanto e con la delusione di vedere quante persone preferiscano aderire a una visione prefabbricata piuttosto che cercare una verità autentica. Nei dibattiti sociali odierni, etichette semplificate come “anti-sistema”, “simpatizzante di teorie alternative”, “negazionista” e tante altre diventano pretesti per evitare un confronto reale, riducendo questioni complesse a sterili scontri di tifoserie. Eppure, scegliere di non schierarsi secondo le logiche dominanti – o meglio, promuoversi coerentemente alla ricerca di una possibile verità – rimane l’unico modo per restare fedeli a se stessi.
Il viaggio di risveglio, come sottolinea Bergson, è un processo attivo, fatto di scelte consapevoli. La conoscenza non è mai un dono passivo, ma il frutto di una ricerca continua. In un mondo progettato per consumare rapidamente notizie e opinioni, approfondire diventa un atto rivoluzionario. C’è una diffusa paura di andare oltre la superficie, ma accettare la complessità della realtà è fondamentale per onorare l’intelligenza.
Non si tratta di rifiutare in blocco il pensiero dominante, bensì di sottoporlo a un vaglio critico, confrontandolo con prospettive alternative. Questo lavoro richiede tempo ed è l’antidoto all’appiattimento del pensiero critico di cui parla Bergson. È l’unico modo per coltivare una consapevolezza autentica, che consenta di scegliere davvero.
Le parole di Bergson sono un invito a intraprendere un viaggio di risveglio interiore, senza imporre verità ma stimolando riflessioni. Seguire il cuore, come suggerisce Bergson, significa guardare oltre i confini del condizionamento sociale, accettando la possibilità di sbagliare e crescere. Questo percorso non è mai lineare, ma proprio la sua imprevedibilità lo rende autentico. Il pensiero libero richiede impegno e volontà, ma è un impegno che ripaga restituendo ciò che è più prezioso: la capacità di essere autenticamente se stessi.
Il messaggio di Bergson, con la sua profondità e lucidità, ricorda l’importanza di continuare a cercare, riflettere e mettere in discussione. In un mondo che invita al conformismo, esiste la possibilità di scegliere diversamente: seguire il cuore, cercare la conoscenza oltre l’ignoranza e percorrere la strada difficile ma autentica della consapevolezza.