PREPARUE: IL TEATRO EUROPEO DELL’ASSURDO

Dopo l’improbabile Rearm UE arriva il grottesco PreparUE: davvero una squallida scenetta, quella proposta dalla signora Hadja, per addestrare i cittadini europei a rispondere alle minacce e alle emergenze, che si tratti di alluvioni o di bombardamenti, come se fosse la stessa cosa (che ne sanno gli “addestrati”, in fondo?).
Il video della commissaria con la borsetta è l’ennesima prova del disprezzo con cui questa ciurma di irresponsabili tratta il popolo, le cui istanze dovrebbero ascoltare e tutelare. 

Guarda il video su YouTube.

Ci tengo a chiarirlo: non si tratta di uno sfogo isterico contro chi occupa posizioni istituzionali, ma di una riflessione il più possibile lucida sull’apparente, e in troppi casi palese, inadeguatezza di molti esponenti del potere nell’esercizio delle loro funzioni. È evidente il poco rispetto mostrato verso i cittadini, mentre il rischio reale a cui siamo esposti non deriva da generici mutamenti climatici, ma da ben più gravi minacce: le crescenti tensioni e i conflitti geopolitici, gli attacchi informatici, la manipolazione dell’informazione, alla quale loro stessi contribuiscono con solerzia e le ingerenze straniere ormai sempre più presenti.

E poco importa se il tono scelto per la produzione del video è quello dell’ironia: non è certo una patina leggera a ridimensionare la sinistra volontà che ne ha ispirato la realizzazione. La leggerezza di facciata non attenua la gravità del messaggio, anzi, la camuffa, la rende digeribile, normalizzando l’inaccettabile.

Nei fatti, il piano d’emergenza dell’UE, presentato come una strategia per affrontare crisi geopolitiche, minacce informatiche e disastri naturali, si rivela l’ennesimo esercizio di retorica vuota. Dietro slogan come “pronti a tutto” si cela una narrativa che alimenta paura e consenso attorno a uno stato d’eccezione permanente, mentre si scarica la responsabilità sui cittadini e si glorifica una tecnocrazia inefficace.

Ma il problema va più a fondo: i leader europei stanno contribuendo a condurre l’Occidente verso una delle fasi più drammatiche della sua storia. Invece di visione e coraggio, abbonda la mediocrità. Chi viene spacciato per “statista” è spesso poco più di un funzionario grigio, privo di spessore e di visione, sorretto da un apparato mediatico che agisce da esercito della disinformazione, intento più a sedare il pensiero critico che a informare i cittadini.

Tra tutte le mostruosità dell’ingiustizia, la più ributtante è quella incarnata da quei moderni giullari del tradimento che, più mentono, più si fregiano della maschera della rispettabilità, come se il disonore stesso li avesse nominati cavalieri.

Sono loro: parassiti vestiti da statisti, illusionisti della menzogna, prestigiatori di cinismo, a infestare oggi le sale barocche del potere europeo, trasformandole in teatri dell’assurdo dove la decenza è un fantasma e la verità, un relitto incagliato in un mare di menzogne.

Così trascinano l’intero continente in una danza macabra di decadenza morale e putrefazione politica.

Lascia un commento