ANDARE OLTRE PER RITROVARSI

Anche oggi ho sentito di qualcuno che non ce l’ha fatta a reggere il peso. E mi ha colpito, perché nella vita mi è capitato di vacillare, di sentirmi sopraffatto, tradito da chi sembrava sincero nel condividere un tratto del mio cammino; nel lavoro, nella vita privata, e in quelle sfide improvvise che l’esistenza ci mette davanti senza preavviso.

Ci sono giorni in cui tutto sembra pesare di più, in cui il fiato si fa corto anche solo a pensare.

Il peso degli sguardi, dei silenzi, dei giudizi non detti, ti cade addosso come un macigno. Ovunque ti giri, senti quella freddezza, quel disagio sottile che fa tremare le sicurezze. A volte, sì, capita di sentirsi braccati. Senza vie d’uscita.

È proprio in quei momenti che ho capito quanto sia importante imparare a restare. A respirare anche quando l’aria sembra troppo pesante. A non fuggire, nemmeno da me stesso. A lasciarmi attraversare dalla tempesta, perché, diventati consapevoli, si sa che non durerà per sempre. Come un’onda che si infrange sulla roccia salda.

In quei momenti, l’ho imparato: non serve agire per forza. Non tutto si risolve reagendo d’istinto. Bisogna fermarsi, osservare, restare presenti. Non è facile, ma è lì che qualcosa cambia. E se si cade, perché capita, a me è capitato, bisogna accettarlo senza vergogna. Con dignità. Con il cuore pieno, perché si sa di aver dato tutto.

“Un uomo lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia”, cantava De Gregori. E io me lo sono ripetuto spesso. Il coraggio non è fuggire, ma restare. L’altruismo è pensare agli altri anche quando si è a pezzi. La fantasia, quella che salva, è riuscire a immaginare un domani anche quando il presente inquieta.

Importante essere consapevoli che ogni salita ha già in sé la forma della discesa. Che ogni caduta è solo una sospensione del volo. Non è la fine, ma una piega del percorso. Un’occasione per rialzarsi più consapevoli, più veri.

Mai fuggire dalla paura. Meglio guardarla in faccia, perché è così che, piano piano, svanisce. 

Siamo molto di più di quello che ci fanno credere. Molto più di quanto ci riconoscano. 

E non accontentarsi è il primo passo verso la riscossa individuale. 

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